Angolo di contatto

OCA20

La capacità di un materiale per roofing di mantenersi pulito sotto l'azione degli agenti atmosferici e dell'inquinamento è fortemente legata alle caratteristiche fisiche della sua superficie esposta. Un materiale a finitura idrofobica o superidrofobica permette all'acqua di scorrere sulla superficie anche in presenza di basse pendenze e quindi di rimane più pulita. Questa proprietà è quantificabile attraverso la misura dell'angolo di contatto. L'angolo di contatto è il risultato del bilanciamento delle forze di adesione e coesione: la tendenza di una goccia ad appiattirsi sulla superficie aumenterà al diminuire dell’angolo di contatto. Questa risulta essere una misura inversa della bagnabilità delle superfici. Il grado di bagnabilità è classificato secondo i valori assunti dall'angolo di contatto nell'intervallo che va da 0°, che definisce una situazione di bagnabilità perfetta, a 180°, in assenza di bagnabilità. Deponendo una goccia di liquido su una superficie si ha un angolo di contatto basso (angolo di contatto<90°) quando la superficie è parzialmente bagnata dal liquido, mentre si ha un angolo di contatto alto (angolo di contatto>90°) quando la superficie è poco bagnata. Presso l'EELab per la misura dell’angolo di contatto è utilizzato uno strumento Dataphysics OCA20. Esso è dotato di un ago in grado di depositare una goccia di liquido a volume noto sulla superficie da analizzare. Un sistema di acquisizione di immagini permette di valutare gli angoli di contatto e la loro evoluzione nel tempo.